SLOW MEDICINE, PER FARE MEGLIO SENZA DOVER FARE NECESSARIAMENTE DI PIÙ
- 6 crediti ECM
- dal 10/03/2017 al 11/03/2017
- 09/03/2017 00:00
- 100 posti disponibili
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- DIMORA DEL BACO
con l’intervento della Presidente FNOMCeO, Roberta Chersevani
Razionale
L’elogio della lentezza, inteso come ingrediente nelle scelte, ha l’obiettivo di recuperare il senso dell’umano, di ricondurre al centro della medicina elementi come la capacità d’ascolto, il colloquio, la condivisione delle decisioni. Un rallentamento di passo che prelude alla riflessione e si propone di generare una medicina sobria, rispettosa e giusta, basata sulla sostenibilità, l’equità dei sistemi sanitari, l’attenzione alla persona e all’ambiente. Una medicina che promuove l’umanizzazione della cura, buone pratiche di diagnosi e terapia, la riduzione degli sprechi e l’uso appropriato delle risorse. Una medicina slow, non lenta ma dinamica e brillante, capace di evitare gli eccessi e di rimettere il paziente al centro dell’interesse, ricercando il giusto equilibrio tra scienza e umanesimo. Si parlerà, in particolare, del perché la saggezza ha smesso di essere un elemento nelle scelte che riguardano la salute e di come sia necessario riscoprirla, al fine di porre le basi per una nuova alleanza fra chi cura e chi viene curato.
Questi presupposti caratterizzano i vari progetti avviati da Slow medicine tra cui Fare di più non significa fare meglio – Choosing Wisely Italy (parte integrante di Choosing Wisely International) e Ospedali e Territori Slow. I due progetti si propongono di migliorare la qualità e la sicurezza delle cure, attraverso la riduzione, condivisa da professionisti e cittadini, di ciò che in sanità è inappropriato, cioè non vantaggioso per il malato, causa di sprechi e potenzialmente dannoso. A questo fine le 35 società scientifiche e associazioni professionali italiane aderenti al progetto Fare di più non significa fare meglio – Choosing Wisely Italy hanno già individuato oltre 180 pratiche a rischio di inappropriatezza da utilizzare solo dopo un’attenta valutazione del professionista, supportata dal dialogo con il paziente.
Certo, si tratta di un percorso complesso che si richiama alle responsabilità dei professionisti, che presuppone importanti cambiamenti culturali e soprattutto che si contrappone a vasti e consolidati interessi. L’importante però è cominciare.
Responsabili Scientifici
DOMENICO BARBATI
Medico di Medicina Generale, Consigliere OMCeO L’Aquila, Presidente AMFE Onlus
ANTONIO BONALDI
Direttore Sanitario Medico esperto di sanità pubblica, Presidente di Slow Medicine
Evento 484 – 185721 ed. 1
Crediti 6,0
Destinatari 100
Medico Chirurgo (tutte)
Odontoiatra
Biologo, Dietista, Infermiere, Fisioterapista, Igienista dentale
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